Abel Wakaam
N° 67 romanzi in Biblioteca
Avventura Erotico Fantasy
My Story, il coraggio di affrontare la verità
Genere: erotico
- Le mie prime esperienze sessuali arrivarono inattese, - cominciò a raccontare Greta - come quei temporali estivi in cui la pioggia cade mentre splende ancora il sole. Ero impreparata a quella strana forma di morbosità che, di colpo, mi aveva assalita, scaturendo dal nulla... senza un motivo, in assenza di una qualsiasi provocazione. Avevo diciotto anni ma, di fatto, ero ancora una bambina, assolutamente priva di ogni malizia.
Friends, amici come prima
Genere: erotico
Rivederla dopo tanti anni fu per lui più di un colpo al cuore. Ma la vita è così, ti carica di speranze e poi ti porta via i sogni più belli. Viola era sempre stata la sua amica speciale fin dai tempi della scuola, almeno finché i primi impulsi di passione li avevano uniti in qualcosa di più forte e allo stesso tempo intimo e delicato. Credo che tutti noi ci ricordiamo ancora la nostra prima volta. Certo, alcuni con risultati meravigliosi ed altri per un cocente fallimento.
Mannequin, il successo e la riconoscenza
Genere: erotico
Entrò nella stanza col calice tra le dita e richiamò la mia attenzione verso la terrazza esterna: - Meglio fuori, - esclamò – di fronte al mare sembra un altro mondo. - Non al sole però. - le risposi, prendendo il mio cappello appoggiato sul tavolino, mentre inforcavo gli occhiali scuri. - Possiamo sistemarci sotto la pergola, - continuò - sempre che per te non ci sia troppa luce! Non so dove avesse imparato a conoscere così bene i miei gusti, ma questa sottile forma di attenzione mi mise immediatamente a mio agio. - Va bene nell'angolo, - affermai - così posso ascoltare te e contemporaneamente guardare il mare.
Veleno, scorre dentro il sangue e ti porta via.
Genere: erotico
Oscar le sollevò una caviglia e l'appoggiò sul cuscino che adornava la poltrona. L'altro piede si innalzò sulla punta e roteò tra i disegni arcaici del tappeto persiano affinché le ginocchia restassero accostate. Schiudere le gambe sarebbe stato sconveniente, sotto la corta gonna indossava soltanto un paio di calze nere. L'elastico di pizzo le schiacciava la parte alta delle cosce lasciando un vuoto sotto il pube appena rasato, dove una sottile striscia di peli corvini sembrava indicare la via da seguire per giungere al tesoro nascosto. Prima di uscire, Anya era rimasta a lungo davanti allo specchio per rimirarsi in ogni dettaglio.
Revenge, una vendetta da servire calda
Genere: erotico
Stefano capì subito che quell'uomo non fosse un estraneo. Lo compresa dalla reazione di Federica che lo salutò freddamente ma, allo stesso tempo, tradì una forte emozione. - Chi è? - le domandò qualche passo più avanti, voltandosi per inquadrarlo meglio. - Vittorio... - bisbigliò, col timore di farsi sentire - ti avevo accennato di lui. - Il tuo ex? - la incalzò. - Proprio lui, - annuì, inforcando gli occhiali scuri - non mi aspettavo di trovarlo qui in vacanza. Stefano si sedette al tavolino del bar, a ridosso della spiaggia: - Mettiamoci comodi, - sorrise - voglio vedere cosa fa. - Che ti importa di lui? - Rappresenta un pezzo della tua vita, - spiegò - una parte di cui mi hai sempre tenuto all'oscuro. - Perché non c'è nulla di interessante da raccontare, - tagliò corto - non ho un buon ricordo di quel periodo della mia vita.
Rebel, una moglie al di sopra di ogni sospetto
Genere: erotico
Quando Melissa rientrò a tarda ora, Michele era ancora in cucina, davanti ad alcune bottiglie vuote di birra. - Bentornata... - balbettò, chinando di lato la testa. - Ti avevo avvertito che avrei fatto tardi, - gli rispose, sgranando i suoi grandi occhi color cioccolata - avresti dovuto andartene a letto invece di dar fondo alle riserve di birra della cantina. - Non ti preoccupare, - abbozzò un sorriso - non ti ho aspettata per farti chissà quali menate... e non c'è neppure bisogno che ti inventi una qualsiasi scusa. So dove sei stata. - Mi hai fatta seguire? - lo incalzò, cambiando immediatamente espressione.
Phobos, il senso della paura.
Genere: erotico
St Emin's Hill - Londra - Cleo si guardò intorno spaventata, quando la portiera del vecchio "Black cabs" si richiuse sulle robuste cerniere di metallo. Cercò inutilmente l'insegna luminosa del locale e subito ebbe sentore di aver sbagliato qualcosa. Frugò con rabbia nella borsa alla ricerca del suo immancabile taccuino per controllare l'indirizzo e, nel medesimo istante, si avvide che il display del cellulare era illuminato. Una, due, tre chiamate ricevute senza risposta e due messaggi non letti: - Maledizione... - sbottò - l'ho lasciato impostato su silenzioso!
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