Sembrava un giorno come mille altri, un'aurora silenziosa e cupa, carica di paura e tensione, sembrava un giorno come mille altri... ed invece era diverso da tutto quello che si era visto, letto o sentito prima.
- Quante di noi vedranno calare ancora una volta l'ombra della notte? - chiese Asha, stringendo Hesiel, ancora raggomitolata nella stuoia di canapa.
- Non vi ho portato sin qui per sacrificare le vostre giovani vite, - la rassicurò Diamante, battendosi le mani sul petto - l'ho fatto per dimostrarvi che Nikra non è morta invano!
La Terra dell'Arcano - Settima Era
Genere:
fantasy
Un nuovo giorno porta sempre con sé un misto di tristezza e malinconia per ciò che è passato e un pizzico di speranza per ciò che ancora dobbiamo vivere. Ricordo ancora il primo risveglio in quella nuova era perché coincise con la stagione del raccolto.
Stavo seguendo dalla torre le carovane dei contadini che partivano di buon'ora per i campi dorati di grano maturo, quando Hirih venne da me a confessarmi la sua inquietudine. - Non possiamo convivere con l'angoscia che i Jakueros tornino per invadere la nostra Sacra Terra. - mi affrontò col piglio di sempre - Il popolo è in apprensione e non riesce a rasserenarsi con un pericolo così grande che incombe.
La Terra dell'Arcano - Seconda Era
Genere:
fantasy
Dobros aveva la pelle scura, non sembrava uno dei tanti abitanti stabili di Krymenia, poco restii a lasciare la penombra delle grotte. Si capiva subito che veniva dalle montagne, le sue grandi narici erano abituate a respirare aria che profumava di libertà e le sue spalle larghe, possenti, mal sopportavano gli spazi angusti di quel mondo sotterraneo.
Era lui l'incaricato di Niage che avrebbe scovato la piccola Helena nel suo rifugio lungo il Kruill, la strega l'aveva scelto perché da piccolo gli era stata mozzata la lingua, e dunque non avrebbe mai potuto rivelare i dettagli del suo incarico.
La Terra dell'Arcano - Sesta Era
Genere:
fantasy
Brillava la ventisettesima aurora della Sesta Era, quando Nimira presenziò al Consiglio Supremo presentando alle Madras l'avvento di Hirih nel mondo delle Amazzoni. - Ora che la figlia del Drago può volare con le proprie ali, - disse - è giunto il tempo che cerchi altrove un altro cielo in cui specchiarsi.
Io lo sapevo! Da tempo immemorabile la Obenlia era costume delle genti di Arcano, ma speravo che un'Imperatrice potesse risparmiare alla sua unica erede un simile, inutile rischio.