Abel Wakaam
Turquoise
1° Turquoise, paradiso e inferno senza via di uscita.
La segretaria la seguiva con gli occhi sbarrati. Era bastata la premessa a sconvolgerla, ed ora non sapeva che espressione assumere per evitare di contrariare la signora Krokner. - Non capisco perché ha voluto che l'accompagnassi, - farfugliò, controllando dal finestrino scuro dell'auto dove fossero arrivate - ed ora mi sto preoccupando che non le stia accadendo qualcosa di grave. - Non mi è successo niente di particolarmente sconcertante, - rispose con calma Rachele, sistemandosi la scollatura della camicia - ma è arrivato il momento di prendermi un periodo di vacanza dal lavoro e dalla vita.

- Questo l'ho capito... ma perché non si è fatta accompagnare dal Dott. Piero invece che da me, non vorrà prenotare un viaggio senza consultare suo marito?

- Ci sono molte faccende personali ed aziendali di cui Piero è all'oscuro, inoltre tu lavori in azienda da trent'anni ed hai dimostrato nel tempo di saper ben custodire i segreti di famiglia. Mio padre di te si fidava ciecamente, quindi credo di poterlo fare anch'io.

- Suo padre era un uomo... - provò a controbattere timidamente - ed io, in fondo, non ho fatto che servirlo con discrezione.

- E questo cosa significa, - reagì bruscamente Rachele - ad un uomo tutto è permesso e ad una donna no? Quanti anni hai Luisa... possibile che non hai mai trasgredito una sola volta alle regole nella tua vita?

- Ne compio cinquantatré il mese venturo, signora Krokner, - sospirò, chinando il capo - sono sposata da venticinque anni e non conosco nemmeno il significato della parola trasgredire. Lo stesso dovrebbe essere per lei.

- Dunque mio padre poteva portarsi a letto tutte le amanti che si era fatto, approfittando della tua complicità, mentre io dovrei vergognarmi al solo pensiero di averne uno... è questo in sintesi la tua critica nei miei confronti? 

- Non era complicità ma solo discrezione. Non potevo certo nascondermi quando portava certe clienti nella dependance dell'ufficio e nemmeno rischiare che qualcuno lo sorprendesse...

- Lo stesso farai con me, - sorrise Rachele - ma ti prometto che dovrai essere discreta una sola volta!

- Mi permetto di farle una sola domanda, - sussurrò la segretaria, quasi temesse di essere sentita - mi dica solo il perché vuole fare una cosa simile.

- Perché sono stufa di essere una manager irreprensibile con un bel marito, due figli adorabili ed una vita senza ombre ne peccati... per cui ho deciso di concedermi un piccolo sfizio senza precedenti. In poche parole sono stufa di fare la brava ragazza!

Ma che significa brava ragazza? Dove sta il confine tra il lecito e l'illecito quando tra le mure domestiche tutto è permesso? Non c'era più nulla da scoprire con Piero e dunque cercava altrove una porta da schiudere per comprendere quale sapore avesse l'aria stantia della parte più buia del desiderio.

No... non si entra al Kwar Club per cercare un'avventura, non è uno di quei localetti per donne insoddisfatte che cercano pruriginosi contatti con gli sconosciuti di turno. E' il tempio della cultura cerebrale, degli incontri eclatanti, delle battaglie perse e, perché no, del piacere sottile che s'insinua, infido, lungo la spina dorsale per trascinarci ben oltre il punto di non ritorno.

- Qui si acquistano pacchetti completi! - esordì Louis Carrera quando finalmente furono ammesse nel suo studio - Naturalmente può scegliere tra migliaia di opzioni... in pratica abbracciamo tutto l'immaginario umano e sovrumano, - sorrise - e se non ha un'idea precisa, le metto a disposizione il nostro immenso catalogo on-line. I codici di accesso costano cinquecento dollari e durano un mese. Naturalmente vi si può accedere solo da qui per evitare di lasciare tracce pericolose in rete.

- Significa che si può programmare quello che accadrà nei minimi particolari? - domandò Rachele - E quanto è vincolante l'accettazione di una di queste opzioni?

- Può abbandonarla in qualunque momento, - la tranquillizzò - in pratica il cliente ha il potere di interrompere l'avventura ma non di cambiarla, finché si è dentro dentro si resta in balia della propria scelta.
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