Abel Wakaam
Inquisitio
1° Inquisitio, quando il dolore si fa piacere.
Ho sempre amato le donne scozzesi, hanno qualcosa di tremendamente sensuale nello sguardo... nelle movenze. Una sensazione che mi attrae istintivamente e mi porta a comportarmi come uno ragazzino alle prime armi, incapace di reagire. Quando accettai l'invito di James McKey non immaginavo di ritrovarmi a fare i conti con questa mia antica passione, altrimenti non sarei partito per Edimburgo e nemmeno gli avrei permesso di ospitarmi nella sua arcaica dimora. La mia famiglia importava da lui whisky da quattro generazioni, un legame cementato da due secolo di traffici più o meno leciti che ci avevano permesso di sopravvivere a due guerre, e continuare a rifornire il sud dell'Europa con un distillato di altissimo livello, invecchiato dodici anni in botti costruite ai tempi di Re Artù.

Era la prima volta, dopo la morte di mio padre, che ritornavo in Scozia per affari. Ora pesava su di me la responsabilità dell'intera azienda, una scelta che avrei preferito cedere ad altri perché a cinquant'anni non si ha più la voglia di rimettersi in gioco. Non mi ero mai occupato di whisky e per ironia della sorte mi ritrovavo ad essere l'unico astemio della famiglia, più dedito all'arte e alle belle donne che ai vizi di gola. Conoscevo James da quando era un ragazzino, ricordo il buffo gonnellino scozzese che portava rigorosamente senza mutande e quella sua aria da guerriero leggendario che sprizzava energia da tutti i pori. Era pronto a spaccare il mondo allo stesso modo in cui io abbattevo le difese delle cortigiane, lui amava la battaglia senza esclusione di colpi e mi avrebbe ceduto volentieri il saccheggio e le belle donne.

Dieci anni meno di me gli avevano lasciato addosso un'energia spaventosa, la stessa con cui ribadiva la gestione della distilleria, impedendo che qualsiasi evoluzione potesse intaccare i metodi medioevali con cui produceva il suo whisky senza paragoni. - Cambierò la ricetta quando troverò una donna che piscia più lontano di me! - soleva ripetere, finendo la frase con una grassa risata - Ma fino ad allora tutto resterà esattamente com'era una volta.

Sapevo che si fosse sposato, ma non avevo potuto presenziare al matrimonio perché in quei giorni mi trovavo a Perth, convalescente in un letto d'ospedale per la frattura di tre vertebre durante un errore di strambata. Ero finito fuori bordo dopo esser stato sbattuto pesantemente contro il timone, un incidente che mi aveva ricordato quanto la sorte può cambiare all'improvviso dopo anni di fortuna sfacciata.

Fu nel vedere Shila che mi resi conto di cosa mi fossi perso. Accostai le labbra alla sua guancia per ricambiare il bacio di benvenuto e rimasi conquistato dal suo profumo. Non so cosa mi accadde in quel momento, ma di colpo mi ritrovai ad immaginarla tra le mie braccia con un'espressione che dava adito a chissà quale godimento. Ricordo ancora che indossava un paio di jeans ed una canottiera bianca, di cotone. Il seno tondo e sensuale sembrava disegnato dal pennello di un pittore d'altri tempi, capace di renderlo un tutt'uno con la stoffa leggera che lasciava intravedere il segno prezioso dei capezzoli.

James mi risvegliò dal sogno con una poderosa pacca sulle spalle: - L'ho rapita durante un'incursione nei territori del nord, - scherzò - è una di quella donne che non passano inosservate, sangue caldo scozzese misto a quello ancestrale dei Celtici... il meglio che si possa trovare dentro un letto!

Shila rispose alla sua battuta accarezzandogli i poderosi muscoli della spalla con le unghie appuntite, poi mi dispensò un sorriso e si allontanò lentamente verso il recinto dei cavalli, dove l'attendeva un poderoso stallone. 

- Viviamo raramente della casa di Edimburgo, - continuò McKey - preferiamo passare la maggior parte del tempo qui alla fattoria, almeno finché non arriva l'inverno.

Quella che lui chiamava fattoria era un borgo medioevale perfettamente conservato. Una decina di case addossate l'una all'altra sulla base della torre di guardia, trasformata in residenza estiva. Tutt'intorno, un'immensa distesa di pascoli di un verde intenso che non avevo mai visto ed un profumo di terra che mi riportò all'infanzia. - Fuori dal mondo... - fu la mia prima espressione - è come se il tempo si fosse arrestato.
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