Abel Wakaam
N° 67 romanzi in Biblioteca
Avventura Erotico Fantasy
Oppium, la via della perdizione assoluta.
Genere: erotico
Nada Foller a quel tempo era già una famosa giornalista televisiva. Aveva trovato il successo con un programma di politica internazionale, ma non era ancora entrata nel giro ristretto di quelli che contano davvero. Troppo giovane, troppo sensuale per distogliere gli apprezzamenti dalle sue beltà, a discapito di una credibilità che non le veniva concessa, relegandola in un ruolo marginale in cui si sentiva fuori dai giochi. La sua titubanza nel partire per l'Afganistan l'aveva ulteriormente penalizzata, e nella stasi che era seguita a quella guerra così poco telegenica, rischiava di essere sradicata da un mondo di cui non poteva fare a meno.
Stranger, uno scandalo politico francese
Genere: erotico
Elise Fontaine era un volto molto noto della politica francese, conosciuta più per i suoi intrallazzi ad alto livello che per il suo impegno in parlamento. Sin dai primi giorni della sua ascesa pubblica, i media l'avevano sottoposta ad un vero e proprio fuoco incrociato, senza mai riuscire a coglierla in fallo. Si vociferava persino di un suo morboso rapporto col primo ministro che aveva scatenato le ire della consorte, ma anche in questo caso, nessuno era mai riuscito a fornire una sola prova del misfatto.
Rebel II, la conferma di ogni sospetto
Genere: erotico
Dopo aver cementato la loro complicità ed aver ospitato Fieke per tutto il mese di agosto, Melissa e Michele dovettero fare i conti con la ritrovata quotidianità. - Lo so, - esordì lui, guardandola rigirarsi attorno alla piscina come una belva in gabbia - non è facile ritrovarsi con un marito che non si oppone ai tuoi tradimenti. Mi piacerebbe sapere cosa ti frulla nella testa. - Ed io sarei curiosa di conoscere le tue impressioni intime su Fieke.
Darkness, cronaca romanzata di una messa nera.
Genere: erotico
(Premessa - Questa storia vuol essere soltanto uno studio del fenomeno e non un'incitazione ad addentrarsi nella pratica di una messa nera.) Suonavano le campane nel silenzio irreale della sera, e l'eco picchiava sui muri di sasso, rimbalzando tra gli stretti vicoli della città vecchia fino a raggiungermi sul terrazzo all'incrocio tra Gornja ulica e Rapske Brigade. Alzai gli occhi oltre la ringhiera azzurra, i quattro campanili bianchi si stagliarono nel cielo scuro, illuminati dal pallido sguardo della luna che sempre veglia sul sonno degli uomini, sospesi oltre l'incanto del tempo in cui vivono. - E' questa la mia terra... - pensai - un cuneo di roccia che si spinge nel mare lasciandomi appeso al cielo, ammaliato dalla forza che incute.
Brehat, alla ricerca del blu di Chartres
Genere: erotico
Isola di Brehat – Bretagna. La prima volta che vidi Ivonne rimasi a fissarla senza riuscire a pronunciare una parola. E' come se un silenzio assordante fosse rimasto impigliato negli arbusti fioriti che si inerpicavano ai lati di quella piccola porta intarsiata. Ricordo ancora quel suo modo apparentemente timido con cui mi tese la mano e l'arricciarsi delle sue labbra carnose nel pronunciare un saluto di benvenuto. La voce, dolcissima come il nettare di un fiore mi arrivò dritto nel cervello, lasciandomi senza fiato. - Ben arrivato, - sussurrò, frantumando quel breve istante di imbarazzo che si era creato tra noi - Kurt sarà felice di vederti.
Mannequin, il successo e la riconoscenza
Genere: erotico
Entrò nella stanza col calice tra le dita e richiamò la mia attenzione verso la terrazza esterna: - Meglio fuori, - esclamò – di fronte al mare sembra un altro mondo. - Non al sole però. - le risposi, prendendo il mio cappello appoggiato sul tavolino, mentre inforcavo gli occhiali scuri. - Possiamo sistemarci sotto la pergola, - continuò - sempre che per te non ci sia troppa luce! Non so dove avesse imparato a conoscere così bene i miei gusti, ma questa sottile forma di attenzione mi mise immediatamente a mio agio. - Va bene nell'angolo, - affermai - così posso ascoltare te e contemporaneamente guardare il mare.
Tentazione, un peccato senza tempo.
Genere: erotico
Prima di quella sera, non conoscevo nemmeno il suo nome. Margherita me ne aveva parlato tra il trillo della sveglietta, puntata per segnalare la cottura della pasta, e lo squillo fastidioso del suo cellulare che arriva puntualmente quando è impegnata ai fornelli. - Non posso lasciarla in mezzo ad una strada, - esclamò, come se parlasse di una madre o di una sorella - sono l'unica amica che ha o forse l'unica a rispecchiare davvero il senso di questa parola. La ascoltavo senza reagire, probabilmente volevo soltanto capire fin dove sarebbe arrivata.
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