Elise Fontaine era un volto molto noto della politica francese, conosciuta più per i suoi intrallazzi ad alto livello che per il suo impegno in parlamento. Sin dai primi giorni della sua ascesa pubblica, i media l'avevano sottoposta ad un vero e proprio fuoco incrociato, senza mai riuscire a coglierla in fallo. Si vociferava persino di un suo morboso rapporto col primo ministro che aveva scatenato le ire della consorte, ma anche in questo caso, nessuno era mai riuscito a fornire una sola prova del misfatto.
Rebel II, la conferma di ogni sospetto
Genere:
erotico
Dopo aver cementato la loro complicità ed aver ospitato Fieke per tutto il mese di agosto, Melissa e Michele dovettero fare i conti con la ritrovata quotidianità.
- Lo so, - esordì lui, guardandola rigirarsi attorno alla piscina come una belva in gabbia - non è facile ritrovarsi con un marito che non si oppone ai tuoi tradimenti. Mi piacerebbe sapere cosa ti frulla nella testa.
- Ed io sarei curiosa di conoscere le tue impressioni intime su Fieke.
Darkness, cronaca romanzata di una messa nera.
Genere:
erotico
(Premessa - Questa storia vuol essere soltanto uno studio del fenomeno e non un'incitazione ad addentrarsi nella pratica di una messa nera.)
Suonavano le campane nel silenzio irreale della sera, e l'eco picchiava sui muri di sasso, rimbalzando tra gli stretti vicoli della città vecchia fino a raggiungermi sul terrazzo all'incrocio tra Gornja ulica e Rapske Brigade. Alzai gli occhi oltre la ringhiera azzurra, i quattro campanili bianchi si stagliarono nel cielo scuro, illuminati dal pallido sguardo della luna che sempre veglia sul sonno degli uomini, sospesi oltre l'incanto del tempo in cui vivono. - E' questa la mia terra... - pensai - un cuneo di roccia che si spinge nel mare lasciandomi appeso al cielo, ammaliato dalla forza che incute.
Brehat, alla ricerca del blu di Chartres
Genere:
erotico
Isola di Brehat – Bretagna.
La prima volta che vidi Ivonne rimasi a fissarla senza riuscire a pronunciare una parola. E' come se un silenzio assordante fosse rimasto impigliato negli arbusti fioriti che si inerpicavano ai lati di quella piccola porta intarsiata. Ricordo ancora quel suo modo apparentemente timido con cui mi tese la mano e l'arricciarsi delle sue labbra carnose nel pronunciare un saluto di benvenuto. La voce, dolcissima come il nettare di un fiore mi arrivò dritto nel cervello, lasciandomi senza fiato. - Ben arrivato, - sussurrò, frantumando quel breve istante di imbarazzo che si era creato tra noi - Kurt sarà felice di vederti.